Nuovo appuntamento con la nostra rubrica di "vista in rivista".
Ero alla ricerca di qualche dolce per Carnevale che non fosse fritto. Dovete sapere che dalle mie parti è usanza fare la torta di semolino, chiamata migliaccio, un dolce delicato e leggero che vi consiglio di fare.
In ogni caso, sfogliando le varie riviste che ho a casa mi sono imbattuta in questa torta di semolino. Anche se il primo pensiero è andato al nostro migliaccio napoletano, naturalmente questa torta non assomiglia per niente al famoso dolce
Le mie considerazioni
Gli ingredienti indicati nella ricetta sono ben dosati. Se non volete usare 2 dl di yogurt potete mettere un solo vasetto e aggiungere poco latte per ammorbidire l'impasto.
Come noterete nella spiegazione i tempi di cottura sono diversi rispetto a quelli che ho usato io, sarà per il forno ma la mia torta è cotta in meno di 30 minuti a 170°C. Vi consiglio pertanto di controllare la cottura e come la torta si colora in superficie verificate l'interno con uno stuzzicadenti, se asciutto allora tiratela fuori dal forno.
Torta di semolino ai pinoli
Fonte ricetta: Vero Cucina marzo 2011
Fonte ricetta: Vero Cucina marzo 2011
Ingredienti per 6-8 persone
- 150 g di farina 00
- 90 g di semolino
- 2 uova
- 100 g di pinoli
- 120 g di zucchero semolato
- 100 g di burro
- 1 bustina di lievito per dolci vanigliato
- 2 dl di yogurt bianco
- 1 arancia non trattata
- sale
Procedimento
- Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, poi montatelo con lo zucchero fino a renderlo cremoso.
- Unite le uova e mescolate bene, poi incorporate la farina setacciata con il semolino e il lievito.
- Addizionate lo yogurt, la scorza grattugiata dell'arancia e un pizzico di sale, mescolate bene.
- Versate il composto ottenuto in una tortiera quadrata, rivestita con carta forno, e distribuite sopra i pinoli.
- Fate cuocere la torta a 180°C (per me 170°) in forno statico per 40-45 minuti (per me 30 minuti). Verificate la cottura con uno stuzzicadenti.
- Sfornate la torta, sformatela e lasciatela raffreddare prima di tagliarla a losanghe o a quadrotti per servirla.
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